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Napoli, Museo Pignatelli; 14 Aprile – 19 Maggio 2019.  

Al Museo Pignatelli è esposta la mostra Juergen Teller HandBags, curata da Mario Codognato e Adriana Rispoli in collaborazione con lo Studio Teller, promossa dal Polo museale della Campania diretto da Anna Imponente e da Incontri Internazionali d’Arte, ed è presentata al Museo Pignatelli, diretto da Denise Pagano.

Il Museo Pignatelli è tra le rarissime case-museo di Napoli, che si connota dal 2010 anche come Villa Pignatelli-Casa della fotografia: uno spazio aperto e qualificato ad accogliere manifestazioni, eventi e incontri che favoriscano il confronto sui temi della fotografia come espressione culturale, promuovendo la riscoperta di un patrimonio storico ancora poco noto, la conoscenza di autori e tendenze della fotografia contemporanea a livello internazionale e l'approccio alle più moderne tecniche di comunicazione.

Juergen Teller Handbags è l’ultimo progetto del poliedrico artista e figura iconica della fotografia contemporanea. Provocatorio e spesso irriverente, lo stile di Teller è inconfondibile: una matrice istintiva, a tratti felina con cui coglie la spontaneità delle situazioni e dei personaggi in un’atmosfera generalmente ludica che tradisce la sua personale partecipazione. Si direbbe l’opposto di una presunta fotografia oggettiva e razionale, nel suo lavoro si fondono moda, pubblicità, biografia e documentazione in una sintesi visiva pungente e provocatoria.

Dopo le recenti mostre personali al Garage Museum of Contemporary Art di Mosca, al Fotomuseum di Winterthur (2018) e al Martin Gropius Bau di Berlino (2017), la mostra proposta per gli spazi di Villa Pignatelli è un progetto appositamente concepito per Napoli e totalmente dedicato a scatti contenenti uno dei massimi feticci della moda: la Borsa. Accessorio insieme essenziale e superfluo, oggetto tanto chiave nell’industria del fashion quanto difficile da rappresentare, la borsa diventa un espediente per raccontare la contemporaneità attraverso il tocco irriverente dell’artista.

Raccolti nella trentennale carriera di Teller nel mondo della moda, la mostra presenta più di 600 fotografie esibite come la dispiegazione aperta di una catalogo ovvero attraverso l’esposizione diretta dei “tear sheet”, prove di stampa della pubblicazione JUERGEN TELLER HANDBAGS.
L’ossessiva serialità del tema Handbags è trattato con maestria grazie all’ecletticità dello sguardo di Teller che anima l’oggetto - quasi collaterale e parte di un più ampio racconto - attraverso la partecipazioni diretta di modelle e personaggi dello star system ripresi nei contesti geografici più disparati - che tradiscono la sua attitudine globe trotter - e tanto in atmosfere surreali quanto in contesti assolutamente quotidiani.

Vivienne Westwood, Sofia Coppola, Asia Argento, Kate Moss, Tilda Swinton, Milla Jovovich, Cindy Sherman, John Malkovich, Winona Ryder, Gisele Bündchen, Michael Clark – e se stesso - sono solo alcuni dei personaggi riconoscibili negli scatti a cui si aggiungono le sole gambe nude della modella ex Spice Girl Victoria Beckham nell’indimenticabile immagine del 2008. Con la negazione del soggetto quest’opera riassume il modus operandi di Teller che fonde con disinvoltura ed ironia tutti gli ambiti di applicazione del suo lavoro da quello più commerciale legato alla moda a quello più propriamente legato all’arte e alla sua vita privata, nutrendosi l’uno con l’altro e sfociando in quella libertà di visione che hanno fatto di lui uno dei massimi rappresentanti della fotografia contemporanea.

Biografia
Juergen Teller (1964, Erlangen, Germania) ha studiato al Bayerische Staatslehranstalt für Photographie di Monaco, prima di trasferirsi a Londra nel 1986. Considerato uno dei più importanti fotografi della sua generazione, Teller ha navigato con successo sia nel mondo dell'arte che nella fotografia commerciale. Da quando ha iniziato la sua carriera alla fine degli anni '80, ha girato campagne di moda di alto profilo per marchi come Celine, Louis Vuitton, Marc Jacobs e Vivienne Westwood, Miu Miu, Moschino, Bottega Venetta. Ha pubblicato più di quartanta libri e cataloghi di mostre dal 1996, che fondono i confini tra il suo lavoro commissionato e personale. E’stato titolare della cattedra di fotografia all'Akademie der Bildenden Künste Nürnberg dal 2014 al 2019.
Le principali mostre personali includono il Garage Museum of Contemporary Art di Mosca (2018); Enjoy your Life!, Fotomuseum Winterthur, Winterthur (2018), Martin-Gropius-Bau, Berlino (2017), Bundeskunsthalle, Bonn (2016), IIC, Londra (2013); Texte und Bilder, Brukenthal Museum, Sibiu (2011); Touch Me, Le Consortium, Dijon, (2010), Contemporary Art Museum, Seoul (2011); Fondation Cartier pour l'art contemporain, Parigi (2005). Nel 2017 Teller ha partecipato a una mostra collettiva alla Biennale di Venezia con Boris Mikhailov, nel padiglione ucraino e nel 2007 Teller ha rappresentato l'Ucraina tra cinque artisti alla 52. Biennale di Venezia. Nel 2003 Teller ha vinto il premio Citibank per la sua mostra alla Photographers Gallery di Londra.
Il lavoro di Teller è in importanti collezioni museali tra cui Centre Pompidou, Parigi; Daelim Contemporary Art Museum, Seoul; Fotomuseum München, Monaco di Baviera; Fondazione Cartier pour l'art Contemporain, Parigi; Centro internazionale di fotografia, New York; Kunsthaus Zürich, Zurigo; Museum für Moderne Kunst, Francoforte; National Portrait Gallery, Londra; Pinchuk Arts Centre, Kiev e Victoria & Albert Museum, Londra.

La mostra è accompagnata dal catalogo JUERGEN TELLER HANDBAGS edito da Steidl ed è sponsorizzata da PALACE SKATEBOARDS.


Informazioni

Museo Pignatelli - Riviera di Chiaia, 200 Napoli
tel. +39 081 669675; e-mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.;  
facebook.com/villapignatellicasadellafotografia
Orario: 10.00 - 17.00 (ultimo ingresso ore 16) - Martedì chiuso
Ingresso: € 5,00 

Ufficio Stampa
Polo Museale della Campania
Simona Golia Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Con il sostegno di CLEMART e EDITORI PAPARO

Castel Sant’Elmo, Napoli - dal 14 aprile 2019.

La giuria della settima edizione del Concorso “Un’Opera per il Castello”-il cui tema era NATURA QUOTIDIANA. Ambiente e socialità - ha premiato il progetto di Marco Rossetti e Cesare Patanè Mono No Aware che “ha posto l’accento sullo scorrere del tempo come condizione inevitabile della natura delle cose, in grado di dotare l’architettura del castello di poetica bellezza. Il riferimento che nel titolo viene fatto al concetto giapponese di partecipazione emotiva alla complessa armonia della natura rivela l’originalità e la sensibilità con cui è stato interpretato il tema della VII edizione del concorso. Nell’azione erosiva del passaggio del tempo sul tufo, gli artisti innestano una riflessione sul recupero delle preesistenze attraverso un intervento minimale, che cattura gli elementi naturali e architettonici fondendoli in un’esperienza capace di riportare l’opera alla perenne contemporaneità, attraverso le superfici specchianti in cui si riflette l’uomo di oggi. La mutevolezza dell’immagine riflessa apre inoltre il monumento su cui si snoda a infinite e sempre nuove letture, ricercando la sensibilità collettiva di ogni tempo.”

La Giuria è stata composta da Anna Imponente, Direttore del Polo museale della Campania e Presidente della Giuria; Anna Maria Romano, Direttore di Castel Sant’Elmo e Responsabile del procedimento; Fabio De Chirico, Direttore del Servizio I-Arte e Architettura contemporanee della Direzione Generale Arte e Architettura contemporanee e Periferie urbane; Angela Tecce, curatore del concorso; Giuseppe Gaeta, Direttore dell’Accademia di Belle Arti di Napoli; Giuseppe Morra, Direttore Museo Archivio Laboratorio per le arti contemporanee Hermann Nitsch; Gianluca Riccio, curatore e critico d’arte; Alessandra Pacelli, giornalista della redazione Cultura de Il Mattino; Alessandra Troncone, curatrice; Luigi Ratclif, Segretario dell’Associazione per il Circuito dei Giovani Artisti Italiani.

“Esprimersi a Castel Sant’Elmo – scrive Anna Imponente- orgogliosa roccaforte monumentale della stabilità e razionalità progettuale dell’occidente, con una installazione che trasmigra concetti base dell’estetica giapponese, traccia nel paesaggio culturale globalizzato, un elegante trait d’union. La sensibilità orientale alle cose e delle cose, le reazioni emotive di stupore dinanzi al commovente spettacolo della natura spiegano l’etimologia del titolo “Mono no aware”, che possono conciliarsi con un simile pathos e velata malinconia racchiusi nel sentimento di napoletanità con cui l’opera degli artisti, per origini si misura".

Come previsto dal bando sono stati selezionati anche i 10 finalisti del Concorso:
Sonia Andresano, Caffè sospeso - Marco Donisi , DON! DON! - Leo Gilardi, Arco delle Malerbe - Simone Mangione, Arbour - Elena Mazzi, Gli abitanti del Castello (working title) - Fabrizio Monsellato, PANICO en plein air- Flavio Moriniello, Nun te preoccupa e’ mè -. ..- -. / - . / .--. .-. . --- -.-. -.-. ..- .--. .- / - Paolo Patelli, Tromba Marina – Nicola Piscopo, Talking about - Raffaella Romano, Uno + Uno = Infinito.

Il tema di quest’anno del Concorso, curato da Angela Tecce con Claudia Borrelli, è stato “NATURA QUOTIDIANA. Ambiente e socialità”.
Il legame di Castel Sant'Elmo con il paesaggio naturale e urbano rappresenta la ragione stessa della sua edificazione come locus amoenus prima, presidio per il controllo sulla regione in seguito, e punto panoramico e museo d’arte della città poi. Con la sua organica ma inespugnabile forma a stella e con la mole che emerge dal banco tufaceo della collina, la fortezza ha un rapporto innegabile e al contempo controverso con il territorio. È questa la caratteristica che ne fa il luogo privilegiato per riflettere sul concetto di ambiente, in un'epoca in cui la sostenibilità - in termini di risorse naturali e sociali - sembra divenire sempre più urgentemente un terreno comune su cui costruire la nostra quotidianità.
Gli artisti sono dunque stati invitati a presentare progetti site-specific che reinterpretassero il contesto sulla scia delle tematiche accennate, instaurando con la complessa struttura architettonica e con i suoi molteplici pubblici un dialogo immediato, in grado di stimolare la sensibilità individuale e collettiva nella lettura del nostro tempo.

Il concorso, promosso dal Polo museale della Campania, è stato reso possibile grazie alla collaborazione e al sostegno del Ministero per i beni e le attività culturali - Direzione generale arte e architettura contemporanee e periferie urbane; con la collaborazione dell’Associazione Amici di Capodimonte; si avvale del sostegno di Italcoat e Seda.
Supporto tecnico-organizzativo di Meeting&Words e ALES S.p.A.
Castel Sant’Elmo è uno dei musei associati all’ AMACI - Associazione Musei d'Arte Contemporanea Italiani.

Catalogo edito da arte’m.

Saranno presentate, fino al 13 maggio, anche le opere dei 10 finalisti con pannelli illustrativi e un video dell’opera vincitrice realizzato da Antonio Longobardi e un video dedicato ai 10 finalisti realizzato da Gabriella Pennasilico.

Nel corso delle precedenti edizioni sono state premiate le opere: Anastatica sensibile di Daniela Di Maro – Tempo interiore di Rosy Rox - Le Jardin (del collettivo franco-italiano composto da Giulia Beretta, Francesca Borrelli, Francesco Cianciulli, Romain Conduzorgues, Baptiste Furic, Silvia Lacatena, Jule Messau, Carolina Rossi) e My dreams, they’ll never surrender di Gian Maria Tosatti - Il tesoro di Claudio Beorchia, Follow the shape di Paolo Puddu; La Cura di Chiara Coccorese.

Le opere vincitrici del Concorso sono acquisite dal Polo museale della Campania ed entrano a far parte della collezione permanente di Castel Sant’Elmo.

 

Informazioni
Castel Sant’Elmo
Via Tito Angelini, 22 Napoli
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.; 081.2294449

Orario 8.30-19.30 (ultimo ingresso 18.30)
Biglietto € 5,00

Castel Sant’Elmo, ambulacri - Giovedì 4 aprile 2019 – ore 10.00

Il Polo museale della Campania partecipa a Napoli Città Libro - Salone del libro e dell'Editoria proponendo, nelle cinquecentesche architetture degli ambulacri del Castello, due installazioni di Paolo Hermanin e Jukhee Kwon, un suggestivo dialogo delle opere con gli austeri spazi che sottolinea la vocazione al contemporaneo del complesso monumentale.

Il titolo della mostra Pensieri sospesi, curata da Anna Imponente direttore del Polo museale della Campania, è d’ispirazione letteraria, un omaggio alla manifestazione e con un riferimento allo spirito del luogo, Castel Sant’Elmo e la vicina Certosa di San Martino: la visione dall’alto della complessa architettura urbana, può condizionare i pensieri verso una elevazione poetica e un distacco meditativo.

Paolo Hermanin e Jukhee Kwon –scrive la curatrice- invitati a relazionarsi con gli ambienti in tufo hanno dato vita a interpretazioni diametralmente diverse sul tema del libro.
Le Pagine alate dell’artista romano Paolo Hermanin, si stagliano in volo in uno dei vani della fortezza, l’ingresso ottagonale, sospese in stabile equilibrio e messe in movimento dall’interazione con lo spettatore. Alle forme ben strutturate di tradizione occidentale fanno riscontro i candidi lavori dell’artista coreana Jukhee Kwon, le sottili strisce di pagine recuperate da libri abbandonati di Out of shape. Si rivelano in forma di cascate secondo una iconografia legata all’antica pittura orientale. Un incontro di visioni contrapposte che nelle diversità culturali trovano un fertile terreno comune nel tema della lettura. Le opere qui presentate sono una derivazione del cosiddetto “libro d’artista” una forma di creatività nata con le avanguardie storiche del Novecento, in particolare con il Futurismo, e si riferisce alla tiratura limitata di un libro, oggetto d’arte in se stesso.

Paolo Hermanin nasce a Roma nel 1951. Dopo il Liceo Classico porta avanti gli studi universitari di Storia dell’Arte e Psicologia. Artista poliedrico, dotato di sensibile manualità, di spirito di osservazione e di grande passione per la natura, indaga la realtà fenomenica rappresentandone la dualità nella sua mutevolezza di forme e di espressione. La sua produzione si esprime soprattutto utilizzando differenti tecniche come incisioni su vetro e specchio, pitture murali, vetrate artistiche, composizioni scultoree in legno, bronzo e creta. Nel 2010 per la cosiddetta Sala Canova di Palazzo Venezia ha realizzato una grande incisione su specchio, Coincidenze. Alcune sue installazioni, come i “Libri volanti”, esposti nel 2013 a Palazzo Altieri a Roma, presentano un carattere spiccatamente scenografico che rimanda alla carriera teatrale dell’artista.

Jukhee Kwon nasce in Corea del Sud nel 1981, vive e lavora a Grottaferrata (RM). Si diploma in Fine Art alla Chung-Ang University di Seoul e prosegue gli studi a Londra presso il Camberwell College of Arts ottenendo un master in Book Arts. Ha partecipato a numerose mostre in Italia e all’estero.L’artista utilizza libri abbandonati per creare sculture e installazioni sospese che ricordano cascate d’acqua. Le tecniche del ritaglio e della divisione che rimandano a una sapiente manualità orientale, diventano un atto performativo in cui ogni singola pagina richiede una delicata e particolare attenzione per la sua realizzazione. L’atto d’espansione del libro allude al sentimento di libertà e dinamismo e all’esperienza nomade e migratoria dell’artista.

Museo Archeologico di Pontecagnano - Domenica 7 aprile 2019 ore 10.30-13.00; 16.30-19.00

Domenica 7 aprile 2019 al Museo Archeologico Nazionale di Pontecagnano si terrà il quinto appuntamento dei Laboratori di Musée éclaté – Museo senza limiti, rivolti ad approfondire, all’insegna del  divertimento, la conoscenza dei luoghi archeologici della città di Pontecagnano.
L’iniziativa si inserisce nell’ambito del Progetto Musée éclaté – Museo senza limiti, cofinanziato dalla Regione Campania e presentato dal Comune di Pontecagnano Faiano in partenariato con il Polo Museale della Campania - Museo Archeologico di Pontecagnano, Legambiente Campania e Università degli Studi di Salerno, che si propone di portare il Museo nella città e di divulgare la conoscenza del ricco patrimonio culturale del territorio.

Il quinto appuntamento, intitolato Guerrieri in città. L’arrivo dei Sanniti, prevede una visita tematica che condurrà adulti e bambini a scoprire nel Museo i luoghi e le testimonianze legate alla città nel IV secolo a.C. Un’attenzione particolare sarà rivolta al costume dei guerrieri sanniti, sepolti con armi, cinturoni e corazze. Saranno esposti per la prima volta due corredi funerari tipici di questo periodo: il primo, maschile con armi, proveniente dalla necropoli rinvenuta nell’area del Museo; il secondo, femminile, con un ricco corredo costituito da vasi a figure rosse e da ornamenti.

A questi oggetti saranno ispirati i laboratori dedicati ai bambini che si terranno sia di mattina che di pomeriggio. Al mattino i giovani visitatori saranno impegnati a ricostruire attraverso la tecnica del collage l’abbigliamento, le armature e gli ornamenti di uomini e donne del periodo sannitico. Nel pomeriggio, invece, si svolgerà una ‘caccia al tesoro’ dedicata a rintracciare alcuni oggetti misteriosi tra i materiali esposti in Museo.  

I Laboratori di Musée éclaté – Museo senza limiti continueranno fino al mese di giugno 2019, ogni prima domenica del mese, proponendo in senso cronologico un viaggio ideale nella storia antica della città di Pontecagnano.

L’ingresso e la partecipazione a tutte le attività sono gratuiti.

Visite tematiche per adulti e bambini: ore 10.30; ore 17.00.
Laboratorio 11.00 – 13.00 (età 4-13 anni): prenotazione obbligatoria a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. oppure al numero 349 8497794
Laboratorio 17.00 – 19.00 (età 6-13 anni): prenotazione obbligatoria Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. oppure al numero 342 0669500

INFO
Museo Archeologico Nazionale di Pontecagnano “Gli Etruschi di frontiera”
via Lucania – Pontecagnano Faiano (SA)
tel: 089/848181 - fax: 089.3854253
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www.polomusealecampania.beniculturali.it

Avviso postinformazione somma urgenza impianto elettrico Teatro di Corte Palazzo Reale di Napoli - Orfè

 

Ufficio di Riferimento:
Uff. Gare e Contratti
tel: 081.2294479
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Avviso postinformazione somma urgenza impianto condizionamento Museo Sarno - Citro

 

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Avviso postinformazione somma urgenza impianto antincendio Tomba di Virgilio - G & G impianti

 

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Avviso postinformazione somma urgenza cabina elettrica Museo Pontecagnano - Elettrotecnica Milite

 

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Avviso postinfomazione servizio pulizia febbraio-marzo 2019-Itdeis

 

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Avviso postinfomazione Ing. Domenico Giustino - Direttore operativo lavori impiantistici - Lavori adeguamento impianti Museo Eboli

 

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